Rottura turbo: perché accade?

Cause e sintomi della rottura di un turbocompressore

Turbo, questa parola è stata fin dagli anni 80 oggetto di ammirazione tra i ragazzini che vedevano passare una “Fiat Uno turbo” o una “Renault 5 GT Turbo”, soprattutto per via delle gare di formula 1, quando i motori turbo erano sinonimo di potenza e velocità.
Ma quanto erano delicati quei motori, quanti problemi alla turbina!

Oggi il motore turbo è un motore affidabilissimo, basti pensare a quante auto turbodiesel girano per strada, ma non solo, basti pensare ad esempio ai motori TSI o TFSI a benzina del gruppo Volkswagen, il che significa anche Audi, Skoda e Seat.

In questi motori la turbina è un componenente importante in quanto essa sfrutta il passaggio dei gas di scarico per comprimere aria ed immetterla nel collettore, in modo da aumentare la pressione di esercizio e aumentando di fatto la potenza del motore.

Quando si rompe una turbina diventa un problema perché l’auto diventa praticamente inusabile, se non per portarla dal meccanico, ma perché si rompe una turbina? Come ci si accorge che il turbocompressore non funziona bene? Cosa fare? Conviene sostituirla con una nuova o revisionarla?

Revisionare la turbina

Per brevità e convenienza, parto subito dall’ultima domanda, cioè se conviene o no revisionare una turbina: la risposta è “certamente SI”, e per due motivi principali.
Quando si porta l’auto dal meccanico purtroppo il conto finale può essere salato, per cui ricorrere ad una officina specializzata in turbine rigenerate può essere conveniente in termini economici, ma non solo.

Una turbina revisionata o rigenerata, infatti, ha la stessa probabilità di durata di un turbocompressore nuovo, in quanto le parti meccaniche mantengono la loro qualità intrinseca e la lavorazione non fa altro che rimettere a nuovo o sostituite le parti danneggiate, come ad esempio le giranti.
Quando vi si rompe la turbina chiedete quindi al vostro meccanico di farla revisionare presso un centro attrezzato o comunque di acquistare una turbina rigenerata, questo vi permetterà di abbattere i costi e percorrere ancora molti km.

Sintomi di una turbina rotta

Come per le nostre malattie anche le automobili hanno i sintomi che manifestano qualche problema, a volte serio ed a volte meno, ed anche le rotture delle turbine portano i loro sintomi che vanno ovviamente capiti.

Uno dei segnali che una turbina non funziona bene è la perdita di olio motore o fumate nere dallo scarico, tipo ciminiera per intendersi, e questo tra l’altro vi mette anche a rischio di prendere una contravvenzione.
Anche la presenza di olio nei condotti dell’intercooler non è affatto un buon segno.
Un altro segnale importante è un calo improvviso della potenza dell’auto al momento di accelerare, fatto che dovrebbe immediatamente richiamare ad un malfunzionamento del turbo, e l’abbassamento del numero di giri in fase di accelerazione viene anche chiamato “TURBO LAG“.

Un sintomo sicuramente importante e anche fastidioso è il famoso fischio della turbina, che in fase di accelerazione diventa addirittura assordante, per cui più accelerate e più il vostro motore si mette a fischiare.

Attenzione però anche al tipo di fischio, perché non sempre è sintomo di rottura del turbo, soprattutto nei modelli diesel più vecchi che già di suo facevano un leggero fischio in accelerazione.
Se poi il fischio si sente anche in folle allora la causa è una altra e non dipende dalla turbina dell’auto.

In sintesi, i segnali di una turbina rotta possono essere:

  • Perdita d’olio eccessiva
  • Olio nei condotti dell’intercooler
  • Fumate nere
  • Motore che fischia in accelerazione

Cause rottura turbina

Le cause della rottura di una turbina o turbocompressore sono varie, ed in genere se un motore non viene maltrattato non dovrebbe neanche succedere. Talvolta però possono esserci dei piccoli difetti di fabbricazione che se anche l’automobile viene usata in maniera consona e tagliandata regolarmente, la turbina potrebbe comunque rompersi.
Tra le cause principali che possono causare la rottura del turbo troviamo:

  • Usura: un motore non è eterno e così pure la turbina, può accadere che se un auto ha molti anni e molti km alle spalle (oltre i 200.000) la girante ceda.
  • Mancanza di lubrificazione: poco olio, alberino che gira “a secco”, usura, rottura. Ecco spiegata in poche parole cosa accade se non c’è il giusto livello di lubrificante.
  • Sporcizia o corpi estranei: Se dai filtri dell’aria dovesse passare qualche frammento o sporcizia varia, a lungo andare le alette della turbina possono deteriorarsi e nel lungo periodo anche rompersi.
  • Mancato sfogo gas di scarico: Se i gas dello scarico non sfogano adeguatamente si crea un innalzamento della pressione che può danneggiare la turbina.

E Voi? Avete mai avuto problemi con il turbo?