In questi ultimi anni sta prendendo piede un nuovo concetto di edilizia, che si basa su un maggiore rispetto dell’ambiente e sull’impiego di materiale organico e naturale per la costruzione degli edifici. Parliamo di bio-edilizia, che ha come suo fulcro la costruzione delle case in legno, sia su misura che prefabbricate. Antisismiche, ignifughe e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo rispetto alle costruzioni in calcestruzzo, possono essere realizzate con diversi tipi di legno. Tuttavia, se non progettate bene e non costruite con buoni materiali, possono andare incontro a problemi di marcescenza nelle fondamenta delle case in legno. È in questi casi che si può anche ricorrere all’impiego di cordoli in legno (anche se non è consigliato), purché supportati da altro materiale e distaccati dalle fondamenta. Qual è la connessione fra le due cose? Scopriamolo.
Cordolo di sacrificio in larice: cos’è e a cosa serve
Spesso dunque in bio-edilizia si ricorre al cosiddetto “cordolo di sacrificio” in larice. Cosa si indica con questa espressione? Con elemento di sacrificio in edilizia si indica un elemento che è fatto di un legno particolarmente durevole, si configura come facilmente sostituibile, oltre che facilmente assemblabile e montabile, e che può essere posizionato anche in spazi piuttosto difficili rispetto ad altri elementi tradizionali. Ecco che dunque anche un cordolo può essere definito di sacrificio se realizzato in legno. Non è però consigliabile usare questi elementi in legno come cordoli per gli attacchi a terra, o fondazioni delle case. Molto spesso il legno che viene scelto per i cordoli ed elementi di sacrificio è il larice, in quanto di qualità pregiata, durevole e resistente sia agli urti che all’umidità, vero nemico per le fondazioni in legno. Negli anni precedenti veniva scelto l’abete rosso, ma poi si è capito che il legno di larice possiede caratteristiche di durabilità ed impermeabilità maggiori rispetto a quest’ultimo.
La manodopera specializzata è fondamentale
Va a questo punto messo ben in evidenza un concetto. La messa in opera ed applicazione di un cordolo in legno, e nello specifico di un cordolo di sacrificio in larice in questa posizione, come cioè di fondazione, non è preferibile, ma se la si vuole applicare DEVE essere realizzate ad arte. Ciò è fondamentale, perché diversamente si avrà un livello basso di protezione e una durata nel tempo del cordolo, e della fondazione della casa stessa, che non supererà i 5 o 6 anni. Questo significa che lo si potrà alternare a cordoli in alluminio o in acciaio. Lo stesso vale per il posizionamento di un cordolo in legno, se si sceglie di inserirlo all’interno delle fondazioni di una casa.