L’importanza delle mascherine e del gel igienizzante per ridurre i rischi da Covid-19

Ogni volta che entriamo all’interno di uno spazio chiuso, durante una giornata lavorativa o semplicemente quando si svolgono le normali attività quotidiane, è importante ricordarsi di igienizzare con frequenza le mani per abbassare il rischio di contagio rispetto al Covid-19. Allo stesso modo indossare correttamente la mascherina, sia essa chirurgica, di cotone, Ffp2 o Ffp3 e cambiarla con le giuste tempistiche risulta essenziale per ridurre sensibilmente la possibilità di contrarre il coronavirus.

Quali sono le procedure da seguire per indossare al meglio la mascherina? Quali sono le caratteristiche e l’uso delle mascherine? Tutte le caratteristiche dei dispositivi di sicurezza e quali sono le varie tipologie
Per indossare correttamente una mascherina, qualunque tipo essa sia, oppure un DPI (dispositivo di protezione individuale) delle vie respiratorie, è necessario seguire una semplice procedura. Infatti, se questa viene effettuata in maniera non corretta è possibile compromettere l’efficienza del nostro sistema di protezione. Non solo, alla base vi è altresì la corretta igienizzazione delle mani che deve precedere qualunque contatto con la mascherina ed essa e il nostro viso. Vediamo ora più nel dettaglio come indossare al meglio la mascherina medico-chirurgica. È necessario che la mascherina sia legata saldamente affinché si riduca al minimo qualunque spazio che vi sia tra questa e il viso, questo è necessario per evitare che le particelle possano uscire o entrare. Ogni spiraglio, o ancor peggio lasciare bocca o nasco scoperti, rende assolutamente inefficace l’utilizzo della mascherina. Per quanto concerne la forma della mascherina monouso, è possibile individuare 3 tipologie: a coppetta, lisce, pieghettate. Questa tipologia di dispositivo rientra tra i cosiddetti monouso. Pur avendo forme diverse, il ruolo principale svolto da questi dispositivi è il medesimo ovvero la riduzione della trasmissione e diffusione di agenti di tipo patogeno che possono trasmettersi per via aerea, tramite goccioline o aerosol.

È possibile osservare altresì come le mascherine si differenzino in base all’efficienza di filtrazione in 4 principali modelli: I, IR, II, IIR. Se si vuole ottenere una maggiore efficienza filtrante contro i batteri, che sia uguale o maggiore del 98%, si consigliano le tipologie a tre strati o a quattro strati, quindi II e IIR, quest’ultima tipologia, inoltre, resiste anche agli spruzzi proveniente ad esempio da uno starnuto o da un colpo di tosse. Non bisogna però pensare che l’utilizzo della mascherina possa essere l’unica forma di protezione da attuare. Infatti è necessario adoperare tutte le misure di tipo precauzionale, sia per quanto concerne le vie aeree che l’igiene che delle mani, in luoghi pubblici ma anche nell’ambiente domestico. A questo proposito è opportuno specificare che l’utilizzo di più di una mascherina di tipo medico chirurgico, sovrapposta, non è utile così come, l’utilizzo errato di una mascherina, non fa altro che compromettere l’efficacia del suo utilizzo. Molti non sanno che ogni mascherina ha efficacia per un tempo limitato. Le linee guida generali, emanate dall’Istituto Superiore della Sanità, consigliano di cambiare il dispositivo chirurgico ogni 3 ore, soprattutto durante l’orario lavorativo. Si tratta di una misura che, seppur poco attenta all’ambiente è indispensabile per garantirne la massima efficacia. Quelle che invece rientrano tra i modelli Ffp2 o Ffp3 possono essere sostituite dopo 7/8 ore consecutive di utilizzo. Infine sono disponibili sul mercato le mascherine in stoffa, lavabili ad una temperatura non inferiore ai 60 gradi e riutilizzabili per un numero stabilito di volte.
La tipologia di mascherina Ffp2 è consigliata principalmente a coloro che entrano in contatto con persone con sintomi respiratori o anche con soggetti a cui è stato diagnosticato il COVID-19, in regime di quarantena, oltre che agli operatori sanitari. Un’altra tipologia di mascherina, forse meno nota, è la Ffp3, meno diffusa tra la popolazione e più utilizzata dal personale sanitario, questa tipologia ha un grosso potere filtrante, sia in entrata che in uscita, pari al 98%. Si tratta di un dispositivo di protezione altamente consigliato a chi lavora a stretto contatto con pazienti Covid o potenziali Covid. La necessità cambiarla ogni 7 o 8 ore di utilizzo vale però, come per le precedenti, anche per quest’ultima tipologia di mascherina. Infine vi sono le mascherine in stoffa, anche home made, adatte esclusivamente per le faccende giornaliere o in tutte quelle occasioni in cui non si entra direttamente a contatto con malati di coronavirus o potenziali tali.

Cos’è e cosa contiene il gel igienizzante? Quanto e quando bisogna utilizzarlo?
I gel igienizzanti sono delle soluzioni realizzate a base di derivati di tipo alcolico (o eventualmente azoto). Un buon detergente igienizzante contiene al proprio interno alcol etilico denaturato in una percentuale che può variare tra il 60 e l’86%. Questo è in grado di evaporare, venendo a contatto con l’aria e neutralizzare i batteri ed eventuali virus presenti sulla superficie delle nostre mani. È essenziale che la percentuale alcolica non sia inferiore al 60%, in caso contrario il prodotto non avrà l’efficacia prevista e per questo non risulterà utile a proteggere chi lo usa dal contatto di virus e batteri. Per avere una azione efficace ed una detersione adeguata, oltre che alla sicurezza di riduzione della possibilità di contagio, è necessario optare per prodotti che presentino sulla propria etichetta la definizione di presidio medico chirurgico e che, all’interno della formulazione, presentino disinfettanti come germicidi o battericidi che svolgano la funzione antisettica. Infatti prendendo un semplice igienizzante si acquista un detergente che appartiene alla categoria dei cosmetici e per questa ragione non è garantita l’azione battericida tipica di questa tipologia di prodotti. I gel igienizzanti, inoltre, risultano pratici specialmente se si pensa che è possibile averli sempre disponibili con sè, magari in dimensione ridotta. Non solo, anche l’utilizzo semplice e pratico, con una quantità minima di prodotto massaggiato tra le mani e la velocità di asciugatura del prodotto lo rende un prodotto particolarmente adeguato allo scopo. Tra gli e-commerce che si occupano della vendita di gel igienizzanti e mascherine vi è senza dubbio Maskhaze.it.

Come sappiamo vi sono tante e differenti tipologie di gel igienizzante mani, a seconda del luogo chiuso in cui ci troviamo a entrare ci verrà offerta una differente tipologia o marca. Come facciamo a essere certi della funzionalità del prodotto? Anche per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, ci sono sempre più differenti tipologie sul mercato e capire come orientarsi al meglio fra le proposte a volte più risultate difficile, proprio per la quantità di informazioni differenti a cui spesso siamo sottoposti. Per questa ragione l’OMS si è espressa chiaramente su quali siano le migliori procedure da adottare, anche per quanto riguarda la scelta delle mascherine da utilizzare, per proteggersi dal virus COVID-19. I gel igienizzanti sono prodotti ideali, questo ancora prima del COVID-19, per la detersione delle mani in assenza di acqua e sapone. Questi, infatti, soprattutto in formati portatili, hanno da sempre svolto una funzione pratica ed efficace contro i batteri. Le mani, infatti, rappresentano una delle parti più attive, dai punti di vista comunicativo sociale, del nostro corpo, eppure spesso compiono azioni involontarie (di routine) che però aumentano il rischio di contagio.