Il classico tagliere di affettati è uno dei veri must dei ristoranti italiani e ai commensali piace sempre. Un passe partout che va bene per qualsiasi palato e sono felici anche i genitori che possono far spizzicare qualcosa anche ai più piccoli.
Un piatto semplice da preparare, ma che richiede una certa attenzione per offrire prodotti di buona qualità. Essendo in genere l’apripista di un intero pasto, trovare sul tagliere affettati dozzinali, potrebbe lasciar perplessi. Quindi, nonostante la sua semplicità, dare per scontato un semplice tagliere potrebbe essere un grande rischio.
Ecco allora qualche trucco.
Tagliere e salumi
Il primo elemento da valutare è il tagliere che può essere:
- Legno: rustici e tradizionali, oggi è possibile trovarne molti dal design accattivante;
- Pietra: molto eleganti e semplici da pulire;
- Acciaio: minimal e dal sapore vintage;
- Plastica: con design accattivante.
Quindi scelto il tagliere cosa resta? La parte più importante del piatto, i salumi. Si consiglia di abbinare salumi diversi sia per sapore che per consistenza. In genere si consiglia di prevedere almeno 2 fette di salume per ogni commensale e 7/8 tipologie di prodotto differente.
Si distinguerà tra salumi crudi come: prosciutto crudo, speck, pancetta e bresaola e salumi cotti come la mortadella e la porchetta, prodotti quest’ultimi che possono essere gustati anche dalle donne in gravidanza.
Il taglio
Selezionati quelli che si ritengono i migliori prodotti da proporre, occorre comprendere come procedere al tagli perfetto. I ristoranti, in genere, sono dotati di affettatrici professionali, come quelle che si possono trovare a questo URL https://www.projectfood.it/linea-macelleria/affettatrici-professionali/.
In genere la mortadella, il prosciutto, coppa, pancetta e guanciale si portano al tavolo con un taglio molto sottile, mentre più spesse sono le fette dei salami e delle salsicce che si presentano con fette trasversali e non circolari.
Si ricorda inoltre di tagliare sempre l’affettato al momento, in quanto tagliarlo troppo in anticipo potrebbe rovinarne non solo il sapore, ma anche l’aspetto.
La composizione
Prima di portare tutto a tavola, occorre comporre il tagliere, che ricorderà un po’ una tavolozza. Innanzitutto gli affettati, da disporre uno vicino all’altro senza sovrapporli devono essere impiantati da quello con sapore neutro, fino a quello più deciso, buon indice è anche la stagionatura.
Allo stesso modo, è importante disporre gli affettati in una sorta di ordine in base alla quantità di grasso, in linea generale, la pancetta, andrebbe vicino alla bresaola o comunque abbinamenti similari.
Sopra ad ogni affettato si possono mettere i formaggi, creando dei veri e proprio abbinamenti e poi la frutta, sempre seguendo l’ordine dei salumi. A destra di quest’ultimi, nel caso in cui si volessero inserire, è possibile mettere le confetture e le salse.
Alla sinistra del buon pane e al tutto si dovrebbe abbinare un’ottima bottiglia di vino. Quale? In genere si segue la territorialità come indice, questo vuol dire che a seconda del luogo da cui provengono i salumi, si può scegliere una bottiglia che ne condivide gli stessi luoghi e la stessa intensità di sapori.