L’importo totale da pagare per una bolletta è comprensivo di una voce denominata oneri di sistema che su una fattura del gas incide per il 4% mentre arriva al 20% su quella della luce.
Tutti i cittadini sono tenuti a pagarli perciò vediamo nel dettaglio cosa sono e perchè sono presenti.
Analisi
La bolletta che viene recapitata presso il nostro domicilio è composta di varie voci spesa quali:
- costi per la materia naturale, luce o gas;
- costi per il trasporto e la distribuzione della materia e per la gestione del contatore;
- costi oneri di sistema;
- accisa e iva.
Il calcolo del costo degli oneri di sistema viene fatto indipendentemente dal costo specifico della materia prima, il cui consumo si sta pagando.
L’ ARERA, l’Autorità Energia Elettrica e Gas, che stabilisce il prezzo di tali oneri i quali sono fissi per tutti i fornitori di servizi elettrici o gas. Le spese che vengono addebitate ai clienti sono comprensive di un’aliquota fissa e di una legata al consumo della fornitura di luce o gas.
La modifica della tariffa del 17 gennaio 2017 cancellando la quota variabile ha fatto crescere quella fissa e la spesa della voce trasporto e gestione del contatore.
Li paghiamo tutti?
Il pagamento degli oneri di sistema viene applicato su tutte le bollette, sia per utenze residenti che non residenti. Le varie voci spesa degli oneri non sono specificate nel dettaglio sulla bolletta finale dove è presente solo il totale da pagare.
In questa guida cerchiamo di fare un pò di chiarezza sul perchè versiamo tali soldi. Prima del gennaio 2018 gli oneri di sistema coprivano le spese per:
- A2 oneri nucleari (imposta da versare per contribuire a demolire le centrali nucleari)
- A3 incentivi fonti rinnovabili
- A4 incentivo per il settore ferroviario
- A5 ricerca di sistema
- Ae incentivi alle industrie energiovore
- As spese per il bonus elettrico
Dopo il gennaio 2018 le varie voci si sono ridotte a due:
- Asos contributi generali per incentivare le energie rinnovabili
- Arim tutti i restanti oneri generali
La voce A3
Ciò che fa aumentare il costo degli oneri di sistema è costituito in larga parte dalla voce A3, oggi denominata Asos, ossia quella spesa volta a sostenere la ricerca e la produzione di energie rinnovabili. Tale voce costituisce circa l’ 85% degli oneri di sistema.
I cambiamenti della riforma del 2017
La riforma voluta nel gennaio 2017 è stata attuata per modificare un sistema risalente agli anni 70 nel quale venivano calcolati sia i costi di trasporto energia e sia gli oneri di spesa. La modifica ha creato una differenza, nell’applicazione degli oneri di sistema fra utenze residenti e non residenti che si traduce in costi diversi.
Essi per i residenti si basano sul consumo effettivo quindi di € al kWh, con incentivi se si opta per fonti rinnovabili; per i non residenti nell’abitazione c’è una quota fissa da versare abbastanza alta più una quota variabile.
Dove sono indicati gli oneri nella bolletta?
Quando ci viene recapitata la bolletta luce o gas, la pagina principale mostra un grafico a torta che illustra in maniera chiara ed esaustiva le varie voci spesa di cui è composta la bolletta.
Gli oneri di sistema cambiano fra i diversi fornitori?
Purtroppo no, la legge prevede che tali oneri siano uguali per tutti i fornitori di servizi elettrici e gas anche se alcune compagnie per venire incontro alle esigenze delle varie famiglie hanno ridotto i costi di altre voci spesa favorendo un risparmio in bolletta.